di MATTIA MANCINI
L’Egitto arriva a Paestum, e che Egitto!!! Non lo portano i faraoni né illustri studiosi o famosi archeologi ma direttamente gli studenti. Lo scorso marzo, un gruppo di iscritti all’Università di Salerno è stato introdotto alla storia, alla cultura e alla società della civiltà nilotica grazie a un progetto chiamato “Messaggeri della Conoscenza”. Questo progetto, promosso e finanziato dal Miur e attivato per le università delle Regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, si prefigge, attraverso la collaborazione di centri d’eccellenza internazionali, di diffondere in questi atenei percorsi didattici sperimentali e all’avanguardia. Così, succede che, improvvisamente, l’Egitto arriva anche a Salerno, portato da un ricercatore dello University College London, il Dr. Gianluca Miniaci, che, originario proprio della provincia di Salerno, dopo aver condotto i propri studi in Italia, presso l’Università di Pisa, è andato a lavorare in Inghilterra. Gli studenti dell’Università di Salerno hanno, così, potuto seguire, per la prima volta nell’ateneo salernitano, un corso di Egittologia. Tuttavia, il corso, “Tra Oriente e Occidente: la cultura dell’Antico Egitto”, non si è limitato alle lezioni tradizionali, ma ha promosso e introdotto metodi sperimentali d’insegnamento e ricerca tipici dei sistemi educativi anglosassoni. Caratterizzate dall’interattività e dalla multimedialità, le lezioni hanno visto l’utilizzo di proiezioni di materiale audio/video, lavori in gruppo, registrazioni delle spiegazioni, e, soprattutto, del turning point, un sistema tecnologico di sondaggi live con il quale gli studenti hanno interagito in classe con il docente.
Il corso è stato coordinato dal Dr. Marco Russo dell’Università di Salerno e si è avvalso del supporto del Laboratorio di Cultura Digitale dell’Università di Pisa e del Laboratorio di Filosofia e Linguaggi dell’Immagine dell’Università di Salerno.
Tra coloro che hanno seguito il corso a Salerno, cinque studenti (Vincenzo Di Rosa, Jessica Elia, Serena Memoli, Simona Sarnicola, Luna Taurone) sono stati selezionati per un progetto di mobilità che li ha portati per due mesi, da giugno a luglio, a Londra. In questo periodo di studio, gli studenti hanno osservato, dall’interno, il sistema universitario dell’UCL, visitato biblioteche, laboratori, musei, fatto ricerche negli archivi, partecipato a seminari e convegni, discusso con esperti del settore, come Stephen Quirke e Wolfram Grajetzki, e, infine, hanno potuto toccare, “letteralmente” con mano, i reperti del Petrie Museum of Egyptian Archaeology durante le handling sessions condotte dal Dr. Miniaci. Inoltre, i ragazzi hanno anche appreso le recenti tecniche di indagine archeometrica conducendo analisi con l’XRF, uno strumento che permette di conoscere la composizione elementare di un oggetto attraverso lo studio della radiazione di fluorescenza X.
Tornati a Salerno, i cinque studenti hanno raccontato la loro esperienza a tutti coloro che non erano potuti essere con loro a Londra. Ma, per raggiungere un numero maggiore di persone, hanno usato anche i moderni mezzi di comunicazione caricando blog, video-interviste, registrazioni vocali e foto sui vari social network (facebook, twitter, youtube). Tutto questo materiale, oltre a confluire parzialmente in un sito web è stato inserito in un e-book che contiene parole, video, immagini, suoni, rumori e tutte le emozioni che i ragazzi hanno raccolto a Londra. Alla BMTA 2014 avrete il piacere di consultare in anteprima questo libro digitale.
Ma, non basta. Non poteva di certo mancare una tappa in Egitto; così, il prossimo anno, alcuni studenti dell’Università di Salerno, grazie alla collaborazione tra il DISPAC e l’Institute of Archaeology, avranno la possibilità di essere selezionati per far parte della missione archeologica diretta dal dr. Miniaci a Zawyet el-Maytin (UCL concession), sito nella parte centrale dell’Egitto, nei pressi di tell el-Amarna, l’antica residenza del faraone Akhenaton.
Come anticipato, i “Messaggeri della Conoscenza” saranno presenti alla BMTA 2014 per portare a Paestum il bagaglio formativo maturato e per arricchirlo ulteriormente confrontandosi con nuove realtà culturali.
Veniteci a conoscere.
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